Quando erutta il Vesuvio? Il Vesuvio erutta e Napoli è distrutta.
Non è una minaccia una premonizione ne tantomeno un augurio ma purtroppo è il titolo di una canzone che è stata addirittura pubblicata su Spotify senza essere stata ancora censurata.
La chiave di ricerca è addirittura una hit in trend su Google e non è stata ancora rimossa dal catalogo Spotify pur essendone stata richiesta da più voci la rimozione.
E’ stata ascoltata finora circa 9700 volte ed è stata pubblicata da un sedicente gruppo chiamato Ultras United pure verificato su Spotify che non è nuovo a bravate del genere avendo scritto pure un pezzo sull’allenatore del Milan Stefano Pioli Chiamato Pioli is on fire.
Il gruppo è di chiara matrice milanista in quanto la canzone viene cantata anche nella curva del Milan.
Vesuvio lavali col fuoco i cori razzisti contro i napoletani
E ‘ormai tristemente nota l’accoglienza che viene fatta ai napoletani in tutti gli stadi d’Italia, colerosi, terremotati, Vesuvio lavali col fuoco, odio Napoli.
Di certo gli ultras del Napoli non sono certo dei gentlemen ma non sono di certo meno educati delle tifoserie delle altre squadre: a Napoli ad esempio non è mai morto nessun tifoso avversario purtroppo non possiamo dire il contrario.
Molti dicono ma sono i tipici sfottò degli stadi non dovete prendervela.
Invece non sono d’accordo: anche con gli sfottò ci sono dei limiti, come quando viene tirato in ballo l’Heysel con i tifosi della Juventus o la strage di Superga per quelli del Torino.
Sono fatti che hanno causato o possono causare come nel caso dell’eruzione del Vesuvio la perdita di tante vite umane ma soprattutto la scomparsa di una città Napoli come la vediamo adesso tra le più belle del mondo. Ed è proprio quello il problema.
Perché le altre tifoserie odiano Napoli? Il calcio c’entra poco
L’odio per Napoli nasce da lontano: come potete leggere su questo portale si parla di una città per cui potrei scrivere per anni senza fermarmi mai ogni giorno trovando sempre qualcosa di nuovo da scrivere.
E non è solo un fatto calcistico, quelli sono solo la punta degli iceberg sono tantissimi gli italiani che odiano la città di Napoli, ovviamente e solamente per pura invidia.
Esportiamo cultura, musica, monumenti, gastronomia, tradizioni. Questo portale ne è testimone.
Se uno straniero parla dell’Italia di cosa parla? Parla di pizza, di musica napoletana (O sole mio) di Ischia, Capri Sorrento, la costiera amalfitana.
Questa cosa non va giù a gran parte dell’Italia, quella stupida ovviamente.
Molte persone hanno il fegato a pezzi e sfogano le loro frustrazioni della vita negli stadi di calcio e l’odio verso Napoli è anche l’odio verso la vita che ti ha fatto nascere in una grigia provincia nebbiosa dove la cosa più bella da vedere è il bar in piazza con due tavolini di lato desolatamente vuoti.
Il napoletano poi è un tipo allegro esuberante che si vanta anche in maniera esagerata delle proprie bellezze e questa cosa da ancora più fastidio. Siamo fieri ed orgogliosi di essere napoletani.
Molti ci accusano di essere una città violenta, ma se guardiamo la classifica della criminalità in Italia ci troviamo lontano dalle vette dove spiccano altre città. Altro luogo comune quindi.
Che la cultura napoletana sia stata tra le migliori del mondo lo dicono tra l’altro i numeri e la storia.
I record della città di Napoli una capitale mondiale di cultura
Napoli vanta molti record e per secoli è stata una delle città più importanti del mondo, finché un giorno i Borbone alleati con gli inglesi non decisero di distruggerci creando lo stato italiano.
Ecco tutti i record della città di Napoli
1732 il più antico istituto di sinologia e orientalistica d’Europa (il Collegio cinese di Napoli).
1735 prima cattedra di Astronomia e Nautica in Italia affidata a Napoli a Pietro De Martino.
1739 istituzione del primo tribunale del commercio in Italia.
1739 primo fucile a retrocarica a polvere e a vento in Italia (Napoli, Raimondo de Sangro).
1751 prima legislazione in Italia sull’organizzazione sanitaria.
1753 primi studi di sclerodermia con Carlo Curzio
1754 prima cattedra di economia in Europa affidata a Napoli ad Antonio Genovesi.
1759 primo quotidiano italiano (Diario Notizioso).
1763 primo cimitero italiano per poveri (il “Cimitero delle 366 fosse”, a Napoli).
1764 primi studi di epidemologia in Italia con Michele Sarcone
1770 prima “carrozza marittima” in Europa (futuro hovercraft) a Napoli (Raimondo de Sangro).
1774 prima istituzione in Italia della motivazione delle sentenze (Gaetano Filangieri).
1777 primo stato italiano a stabilire rapporti diplomatici ufficiali con l’Impero Russo.
1780 primo albo degli avvocati in Italia
1781 primo codice marittimo moderno (opera di Michele de Jorio).
1782 primo intervento in Italia di profilassi antitubercolare.
1783 prime leggi antisismiche in Italia.
1783 primo cimitero in Europa a uso di tutte le classi sociali (Palermo).
1787 nascita della moderna “arte ostetricia” femminile (con Teresa Ployant).
1789 prima assegnazione di “case popolari” in Italia (San Leucio presso Caserta).
1789 prima istituzione di assistenza sanitaria gratuita (San Leucio).
1796 Prima città italiana a ospitare un consolato dei neonati Stati Uniti d’America (consolato di Napoli con John Mathieu).
1801 prima scoperta mondiale di un asteroide: “Cerere Ferdinandea” (Giuseppe Piazzi).
1801 primo Museo Mineralogico del mondo.
1802 prima istituzione in Italia di “uffici per la vaccinazione”.
1806 prima cattedra di zoologia in Italia.
1807 primo orto botanico moderno in Italia a Napoli.
1812 prima Scuola di Ballo in Italia annessa al San Carlo.
1813 primo ospedale psichiatrico italiano (Reale Morotrofio di Aversa).
1817 prima legge in Italia per la gestione e l’accoglienza degli immigrati.
1818 prima nave a vapore nel Mediterraneo (Ferdinando I).
1818 prima scuola italiana per ciechi a Napoli presso l’ospizio dei Santi Giuseppe e Lucia.
1818 prima istituzione del sistema pensionistico in Italia (con ritenute del 2% sugli stipendi).
1819 primo edificio costruito per un Osservatorio Astronomico in Italia a Capodimonte.
1822 prime ricerche e pubblicazioni di medicina omeopatica in Italia.
1828 primi esperimenti di medicina omeopatica in Italia (Palermo).
1830 primo aletoscopio, macchina ottica inventata da Raffaele Sacco.
1831 prima istituzione di un assegno di disoccupazione per chi era impossibilitato a lavorare.
1832 primo ponte sospeso in ferro nell’Europa continentale sul Garigliano.
1832 prima ordinanza italiana in materia di nettezza urbana (con raccolta differenziata).
1832 prima istituzione in Italia di un ente per gli studi statistici (Direzione Centrale di Statistica con il Giornale di Statistica di Sicilia).
1832 minor numero di pazzi rispetto alla popolazione in Europa (1 a 10.404 nel Regno di Napoli, 1 a 1.000 in Francia, 1 a 883 in Inghilterra, 1 a 5.568 in Piemonte).
1833 più alto numero in Italia di vaccinati contro il vaiolo in rapporto alla popolazione (oltre un milione e trecentemomila persone in venti anni).
1833 prima nave da crociera in Europa (Francesco I).
1833 più alto tasso di longevità in Europa (1 novantenne ogni 117 morti, 1 centenario ogni 946 morti, rispetto alla media europea di 1 a 11.996).
1835 primo istituto italiano per sordomuti.
1836 prima compagnia di navigazione a vapore nel Mediterraneo.
1836 primo progetto italiano per automobile (a vapore, in Sicilia).
1836 primi studi in Europa contro la distrofia muscolare (prof. Gaetano Conte).
1838 primi studi di Raffaele Piria sull’acido salicilico (futura “aspirina” a cui diede il nome).
1839 prima ferrovia italiana, la Napoli-Portici.
1839 prima illuminazione a gas di una città italiana (terza in Europa dopo Londra e Parigi) con 350 lampade.
1839 prima normativa per la tutela dei beni culturali in Italia.
1840 prima fabbrica metalmeccanica d’Italia per numero di operai (1.050) a Pietrarsa presso Napoli.
1841 primo centro sismologico in Italia presso il Vesuvio.
1841 primo faro lenticolare a luce costante in Italia a Nisida.
1843 prima nave da guerra a vapore in Italia (pirofregata Ercole, a Castellammare).
1843 primo periodico psichiatrico italiano pubblicato presso il Reale Morotrofio di Aversa da Biagio Miraglia.
1843 primo progetto di “ascensore” (o “sedia volante”) in Italia.
1844 prima istituzione di un marchio per la tutela di un prodotto (“d.o.c.” per l’olio pugliese).
1845 prima locomotiva a vapore costruita in Italia a Pietrarsa.
1845 primo osservatorio meteorologico italiano alle falde del Vesuvio
1845 primo Istituto al mondo per lo studio dei fenomeni vulcanici (Osservatorio Vesuviano).
1846 costruzione della prima locomotiva collinare in Italia a cura di Giovanni Pattison, capace di superare pendii del 2,5%.
1851 prima lavatrice motorizzata italiana a Napoli (presso l’Albergo dei Poveri)
1852 primo bacino di carenaggio italiano in muratura nel porto di Napoli.
1852 primo esperimento di illuminazione elettrica in Italia a Capodimonte.
1853 primo piroscafo nel Mediterraneo per l’America (il Sicilia della Società Sicula Transatlantica del palermitano Salvatore De Pace: 26 i giorni impiegati).
1853 prima applicazione dei principi della scuola positiva penale per il recupero dei malviventi.
1853 primo tunnel carrozzabile in Italia a Napoli tra San Francesco di Paola e piazza Vittoria.
1854 prima nave a vapore italiana ad approdare nel Nord America (il Sicilia).
1855 primo telegrafo elettrico in Italia.
1856 primo sismografo elettromagnetico nel mondo costruito da Luigi Palmieri.
1858 primo tunnel ferroviario italiano a Nocera.
1859 prima nazione italiana e seconda in Europa per produzione di guanti (700.000 dozzine di paia ogni anno).
1859 prima bandiera italiana e seconda nel mondo (dopo quella inglese) per presenze nei porti francesi.
1860 la più grande industria navale d’Italia per numero di operai (a Castellammare).
1860 prima flotta militare d’Italia.
1860 prima flotta mercantile in Italia (seconda nel mondo)
1860 il minore carico tributario erariale in Europa.
1860 maggiore quantità di lire-oro conservati nei banchi nazionali in Italia (dei 668 milioni di lire-oro, patrimonio di tutti gli stati italiani messi insieme 443 milioni erano del Regno delle Due Sicilie).
1860 maggiore quantità di moneta circolante in Italia (433 milioni di lire).
1860 la città più popolosa d’Italia, Napoli (447.065 abitanti rispetto ai 204.715 di Torino o ai 194.587 di Roma).
1860 il più alto numero in percentuale di addetti all’industria in Italia (1.189.582 solo nel Mezzogiorno continentale).
1860 primo stato italiano per percentuale di orfanatrofi, ospizi, collegi, conservatori e strutture di assistenza e formazione.
1860 Prima Borsa Merci in Italia e seconda Borsa Valori dell’Europa continentale.
1860 la più bassa percentuale di mortalità infantile.
1860 più alto numero di centenari in Italia (46 i centenari ancora al 1861 nelle province napoletane, 9 in Piemonte, 4 in Lombardia).
1860 la più alta percentuale di medici per abitanti in Italia.
1860 prima città d’Italia per numero di teatri.
1860 prima città d’Italia per numero di conservatori musicali.
1860 primo “piano regolatore” in Italia, per la città di Napoli.
1860 prima città d’Italia per numero di tipografie (Napoli: 113).
1860 più alto numero in assoluto e in percentuale di iscritti all’università in Italia (Napoli, 10.528).
1860 prima città d’Italia per numero di giornali e riviste.
1860 minor numero di condannati a morte in Italia (fin dal 1848).
1860 la più alta quotazione di una rendita statale (120% alla Borsa di Parigi).
1860 il minore carico tributario erariale in Europa.
1860 minore percentuale di emigranti in Italia.
Conclusioni
Mi fermo qui con i record perché non voglio parlare di cultura di teatro e soprattutto di musica.
Riguardo questa canzone vergognosa spero che vengano presi provvedimenti sia a livello disciplinare per quanto riguarda le tifoserie cominciando a togliere punti in classifica, perchè solo così finiranno questi cori beceri.
In secondo luogo intervenga la magistratura e la politica perché non è possibile che una canzone con un titolo del genere venga approvata su un portale importante come Spotify a cui farei pure una multa.
Infine volevo solo lanciare un messaggio a quelli che odiano Napoli: continuate ad odiarci, fatelo sempre di più perché la vostra invidia è la nostra forza e lo stato delle cose non cambierà mai.
Poi ricordatevi: un detto napoletano dice: chi vo o mmale e ll’ate o suoie sta arete a porta che significa non augurarti il male degli altri che prima o poi ti si ritorce contro.