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Un portale a cura di Marco Ilardi

Galleria Principe di Napoli

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La Galleria Principe di Napoli si trova di fronte al Museo ed è la seconda galleria meno famosa di Napoli oltre a quella Umberto che si trova tra Via Roma Piazza Trieste e Trento Via Verdi e Via Santa Brigida.

Fu realizzata solamente nell’800 all’interno di un granaio in quelle che un tempo erano le fosse del grano.

Don Pedro de Toledo individuò all’esterno delle mura della città uno spazio dove conservare le scorte alimentari della città che avrebbero sostenuto gli abitanti in caso di una improvvisa carestia.

Un tempo esisteva l’annona, ossia non esisteva il libero mercato e lo stato provvedeva esclusivamente alla distribuzione di varie cose tra cui il cibo.

Rimase tale ossia deposito alimentare fino almeno al 1804 quando furono aboliti i monopoli annonari.

L’edificio originale delle fosse del grano fu realizzato da Giulio Cesare Fontana, uno dei migliori architetti del Regno di Napoli, figlio del famosissimo Domenico Fontana.

L’edificio di fronte alla galleria era inizialmente un palazzo di cavalleria, poi diventò un palazzo degli studi ed oggi è il Museo Archeologico Nazionale.

La Galleria principe di Napoli fu costruita tra il 1870 ed il 1883 e fu la prima galleria commerciale di Napoli e per evitare di abbattere la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli fu inglobata nella struttura.

Per questo motivo la galleria ha solamente tre braccia.

Nel 1965 una ala intera della galleria crollò completamente e fu successivamente restaurata

La galleria negli anni ha vissuto momenti di degrado e di abbandono e molti negozi sono rimasti per molti anni sfitti soppiantati nel tempo dalla presenza di numerosi uffici.

Rete ExtraMann – Progetto Obvia

Spazio “naturale” di estensione del Museo Archeologico, passaggio coperto di connessione tra l’area del Museo e l’Accademia di Belle Arti, la Galleria sarà oggetto, nei prossimi mesi, di un processo di co-progettazione volto a definire, da una parte, le destinazioni funzionali degli spazi ancora liberi, dall’altra un programma complessivo di valorizzazione culturale che coinvolga istituzioni pubbliche e attori privati (a partire da quelli già insediati in alcuni spazi della Galleria, in ottemperanza del progetto Common Gallery) che da tempo hanno aderito alla rete Extra-MANN.

Si apre così un percorso a regia tutta pubblica intorno alla Galleria Principe di Napoli, che diventa un esperimento pilota di collaborazione tra istituzioni e soggetti privati per la realizzazione di un grande spazio pubblico di qualità e di un progetto innovativo di promozione culturale che tiene insieme la programmazione istituzionale con i numerosi fermenti culturali dal basso.

Un primo, concreto e grande passo verso un progetto ambizioso di rigenerazione urbana e culturale con la Galleria epicentro di un Quartiere della Cultura“, il commento del direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Paolo Giulierini.

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