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Un portale a cura di Marco Ilardi

Al Capone la storia e la vita di Scarface

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Al Capone, noto anche come “Scarface”, era un famoso gangster americano anni 30 che operava a Chicago durante il periodo del Proibizionismo.

Al era il diminutivo di Alfonso, infatti il suo vero nome era Alfonso Gabriele Capone.

Era soprannominato Scarface “lo sfregiato” a causa di una cicatrice sulla guancia che gli provocò all’età di 21 anni Frank Galluccio dopo che il boss aveva infastidito la sorella.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare il boss non fece uccidere Galluccio, che anzi divenne uno dei suoi uomini migliori fino al 1931 quando fu ucciso in una sparatoria.

Era il capo della famosa “Organizzazione di Chicago” e divenne famoso per il suo coinvolgimento in numerosi crimini, come il traffico di alcolici, la prostituzione, il gioco d’azzardo e l’assassinio.

Nonostante fosse considerato un temuto criminale, Al Capone era anche molto popolare presso la popolazione di Chicago e divenne una figura iconica dell’epoca del Proibizionismo negli Stati Uniti.

E’ stato più volte detto e scritto che era napoletano in realtà le sue origini sono un po’ diverse.

Le origini di Al Capone la biografia del gangster

Al Capone nacque il 17 gennaio 1899 a Brooklyn, New York quarto di nove figli.

Suo padre, Gabriele Capone, barbiere di Castellammare di Stabia era immigrato dall’Italia e sua madre, Teresa Raiola, che faceva la sarta ed era una donna tutta casa e chiesa originaria di Angri vicino Salerno.

Al Capone aveva tre fratelli più giovani, James, Ralph e John, e una sorella più giovane, Mafalda.

Al Capone trascorse la sua infanzia a Brooklyn e frequentò la scuola pubblica fino alla quinta elementare. Dopo aver lasciato la scuola, fece diversi lavori manuali, tra cui il macellaio e il tappezziere.

Nel 1913, all’età di 14 anni, Al Capone si unì alla gang degli “Hawthorne Inn Boys”, gruppo di giovani gangster che operavano nei quartieri di Brooklyn.

Nel 1920 si trasferì a Chicago, dove entrò a far parte della South Side Gang la banda di Johnny Torrio, un famoso gangster dell’epoca, che all’epoca si contrapponeva alla North Side Gang che era una banda principalmente di polacchi guidata da Dean O’Banion.

In quel periodo diventò amico di un altro famosissimo boss che divenne suo amico: Lucky Luciano.

Dopo che Torrio si ritirò dall’attività criminale, Al Capone prese il suo posto come capo della gang e divenne uno dei gangster più potenti e temuti di Chicago.

Il suo braccio destro era Franck Nitti, anche lui originario di Angri, che poi diventò il suo successore.

Fu uno dei pochi mafiosi ad essere associato a Cosa Nostra pur non essendo siciliano.

Era un uomo così potente che negli anni trenta il suo patrimonio era stimato in cento milioni di dollari, l’equivalente di un miliardo e mezzo di dollari di oggi.

La sua banda infatti gestiva durante il proibizionismo gli speakeasy  detti anche blind tiger, che erano i locali abusivi dove si vendeva l’alcool illegalmente oltre che i bordelli e le bische clandestine.

Al Capone e la prigionia ad Alcatraz

Al Capone trascorse parte della sua vita in prigione, compreso un periodo a Alcatraz, la famosa prigione federale situata sull’isola di Alcatraz, nella baia di San Francisco.

La cella lussuosa di Al Capone ad Alcatraz

Al Capone fu condannato per evasione fiscale nel 1931 e fu condannato a 11 anni di prigione. Inizialmente fu incarcerato nel penitenziario di Atlanta, ma fu trasferito ad Alcatraz nel 1934 a causa delle sue attività criminali all’interno del carcere e della sua influenza sugli altri detenuti.

Alcatraz era considerata la prigione più sicura degli Stati Uniti e ospitava i detenuti più pericolosi e influenti del paese. Al Capone trascorse circa tre anni ad Alcatraz prima di essere trasferito al penitenziario di Lewisburg, in Pennsylvania, dove scontò il resto della sua condanna.

Come è morto Scarface?

Morì il 25 gennaio 1947 a Palm Island, in Florida, negli Stati Uniti. Aveva 48 anni. La causa della sua morte è stata attribuita a una infezione polmonare, ma alcuni sostengono che sia stato il risultato di una sifilide, una malattia a trasmissione sessuale che aveva contratto molti anni prima.

Prima della sua morte, Al Capone aveva trascorso oltre sette anni in prigione per evasione fiscale. Dopo essere stato rilasciato dalla prigione, era stato trasferito in una casa di cura a Palm Island, in Florida, dove era stato curato per la sifilide e altre malattie. Morì lì il 25 gennaio 1947, circondato dalla sua famiglia.

Il mito al cinema nelle canzoni e nei videogiochi

Al Capone è stato oggetto di numerose rappresentazioni al cinema e nei videogiochi. Nel cinema, è stato interpretato da attori come Rod Steiger, Robert De Niro e Tom Hardy, e la sua storia è stata raccontata in film come “Capone” (2020), “The Untouchables” (1987) e “Scarface” (1983).

Inoltre, Al Capone è stato menzionato o rappresentato in diversi videogiochi, come “The Godfather” (2006), “L.A. Noire” (2011) e “Mafia III” (2016).

In questi videogiochi, viene spesso rappresentato come un temuto gangster che ha un ruolo importante nella criminalità organizzata di Chicago durante il periodo del Proibizionismo.

Per quanto riguarda la musica anche il nostro grande Pino Daniele nel 1988 nell’album “Schizzechea with love” scrisse una canzone su di lui.

Al Capone è ancora oggi una figura iconica nella storia del crimine organizzato negli Stati Uniti, e la sua storia continua ad attirare l’interesse di molti.

Recentemente la sua villa a Miami Beach è stata venduta per 13 milioni di euro ed il suo prezioso orologio, un Patek Philippe per due milioni e mezzo di dollari.

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