La chiesa di Santa Maria della Concordia detta anche Santa Maria del Carmine alla Concordia si trova al in piazzetta Concordia, raggiungibile dal Corso Vittorio Emanuele scendendo da Piazzetta Cariati e fu fatta edificare nel 1556 dal Vicario provinciale dell’ Ordine Carmelitano Giuseppe Romano con le elemosine dei fedeli.
Nel piccolo convento adiacente vissero prima i frati carmelitani dell’ordine provinciale e poi vi si trasferirono quelli riformati della congregazione di Santa Maria della Vita.
La chiesa fu rifatta nel 1718 con un progetto dell’architetto Gian Battista Nauclerio e con un restauro minimalista del 1858 sparirono diversi ornamenti artistici.
La tela dell’altare maggiore e quella di Sant’Alberto sono opera del De Matteis, mentre Santa Maria Maddalena e l’arcangelo Michele appartengono alla scuola del Ribera.
Entrando in chiesa sulla destra troviamo la tomba di Gaspare Benemerino, figlio di un re africano che che si convertì alla religione cattolica e fu ascritto da Papa Urbano VIII tra i cavalieri commendatori della Immacolata Concezione e morto a Napoli nel 1641.
Nella prima cappella a sinistra invece una icona custodisce una tela di Andrea Miglionico con i Santi Francesco di Paola, Agata e l’Addolorata che adorano il Crocifisso.
Il convento, abbandonato dai frati fu dapprima utilizzato come carcere per reati contro il patrimonio, chiamato nella cultura popolare il Carcere dei debitori.