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Un portale a cura di Marco Ilardi

Le pietre di inciampo di Piazza Bovio

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L’anniversario della liberazione: le quattro giornate di Napoli

Il 25 aprile è l’anniversario della liberazione dal nazifascismo in Italia. Noi napoletani ci siamo distinti in questo momento storico perché Napoli fu l’unica città italiana a liberarsi da sola dai tedeschi.

Dal 27 al 30 Settembre 1943 si svolsero le 4 giornate di Napoli, un episodio eroico, unico nella storia italiana, a cui abbiamo dedicato pure una piazza chiamata appunto Piazza Quattro Giornate, che per farvi capire è quella al Vomero dove si trova lo stadio Collana.

Il 25 aprile 1945 invece è la data della liberazione di Milano, che fu scelta come anniversario della Liberazione ed in Italia è festa nazionale.

Ma veniamo adesso al luogo di cui volevo parlarvi molto particolare, che si trova nel cuore di Napoli in particolare a Piazza Borsa.

Le pietre di inciampo cosa sono?

Le pietre di inciampo sono dei blocchi di pietra coperti di ottone posizionati di fronte alle abitazioni degli ebrei che venivano deportati dai nazisti.

E’ un idea nata nel 1992 dell’artista tedesco Gunter Deming per onorare tutte le vittime dell’Olocausto.

In Italia si trovano soprattutto al nord. A Napoli ve ne sono 13 e l’ultima è stata posata il 2 febbraio del 2021.

Le più conosciute sono sicuramente le pietre di inciampo che si trovano a Piazza Bovio. che ricordano in particolare la famiglia Procaccia, una famiglia di nove persone che scappo da Napoli e fu catturata a Lucca.

Furono deportati ed uccisi ad Auschwitz, un posto terribile che ho visitato personalmente. Immagino cosa dovesse essere quando era operativo.

Piazza Giovanni Bovio è meglio conosciuta a Napoli come Piazza Borsa e si trova lungo il corso Umberto dopo i quattro palazzi, facilmente raggiungibile anche da Piazza Municipio.

Oggi nel ricordo di tutte le vittime del fascismo e del nazismo, se vi trovate a passare da quelle parti, sarebbe bello portare in quel luogo dei fiori e dire una preghiera in memoria di queste vittime innocenti della cattiveria umana.

 

 

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