E ‘una delle più importanti piazze napoletane chiamata così per la presenza della statua di Dante.
Originariamente era nota come Largo del Mercatello, perché si svolgevano i mercati ed altri scambi commerciali qui nella Napoli antica ,Carlo III di Borbone nel XVIII SECOLO volle realizzarvi il Foro Carolino, l’opera fu progettata da Luigi Vanvitelli, che, presso la preesistente Port’ Alba, disegnò un emiciclo, al centro del quale doveva essere innalzata la statua del sovrano.
Oggi, la piazza, al cui centro vi è la statua di Dante Alighieri (opera di Tito Angelini del 1871),è uno svincolo cruciale per la città di Napoli.
E’ anche un’importante meta turistica, perché su di essa si affacciano tre chiese monumentali molto note ossia: Santa Maria di Caravaggio, San Domenico Soriano e San Michele a Port’ Alba.
La prima chiesa fu costruita nel 1627,il tempio venne consacrato alla Natività di Maria, successivamente fu dedicato a Santa Maria di Caravaggio, un paesino in provincia di Bergamo, dove nel 1432,vi fu un’apparizione della Vergine.
La chiesa di San Domenico in Soriano e il convento che si trovava vicino furono eretti da un dono fatto al domenicano Tommaso Vesti da Sara Ruffo di Mesurica, la nobildonna che lo riscattò dai Turchi.
Grazie a quei fondi i padri Domenicani calabresi potettero acquistare la chiesetta di Santa Maria della Salute, costruita nel 1587.
Il Monastero non ebbe vita lunga, infatti ben presto venne utilizzato come caserma fino al 1850;oggi vi risiedono gli uffici anagrafici del comune di Napoli.
La chiesa di San Michele Arcangelo a Port’ Alba, invece in origine era chiamata Santa Maria della Provvidenza.
La sua data di costruzione risale al 1620,ma fu rifatta nella prima metà del XVIII secolo da Domenico Antonio Vaccaro, il suo interno infatti rappresenta uno dei maggiori capolavori dell’Artista del primo settecento.
Il Convitto nazionale Vittorio Emanuele II, fondato come Istituto religioso nel Settecento e in seguito trasformato in convitto dopo il 1860,ospita due chiostri di cui uno è di una rara testimonianza di architettura romanico gotica.
Nelle vicinanze si trova, la Villa Conigliera o Palazzo Muscèttola, un edificio monumentale di Napoli, ubicato nella zona detta il Cavone.
Inizialmente l’edificio è appartenuto ai Principi di Leporano, in seguito venne fatto edificare da Alfonso II di Napoli come casino di caccia. Con la morte di Alfonso, il palazzo passò ai Principi di Leporano i quali rimaneggiarono l’edificio lasciando il cortile in piperno e una conchiglia incavata che conteneva lo stemma dei Muscèttola, rimosso in seguito agli inizi del XX secolo.
Il cortile successivamente fu chiuso per dar spazio a botteghe, ma nonostante ciò dell’antica struttura del cortile si possono notare le nicchie che probabilmente ospitavano busti e decorazioni pregiate.