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Un portale a cura di Marco Ilardi

San Gregorio Armeno il presepe napoletano

san gregorio armeno la strada dei presepi di napoli
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San Gregorio Armeno è il luogo conosciuto in tutto il mondo per la tradizione presepiale e per le botteghe artigiane che da sempre la animano.

San Gregorio Armeno come arrivarci

Il modo più semplice per arrivare a San Gregorio Armeno è percorrere il decumano, la strada chiamata Spaccanapoli, Via Benedetto Croce a partire da Via Roma dove comincia, passando per Piazza del Gesù fino a dopo Piazza San Domenico Maggiore quando vi troverete una stradina in leggera salita molto affollata che vedete nella foto e sarete arrivati.

Un luogo visitato in ogni periodo nell’anno, una strada entrando nella quale in qualsiasi periodo dell’anno siamo diventa subito Natale.

A dare il nome al magico e caratteristico luogo è l’omonimo monastero femminile che in quel luogo si erge.

Si deve probabilmente proprio all’operosità delle monache la continuità della tradizione del presepe e alla riproduzione dei pastori e della natività.

Le botteghe tra cui le più famose sono quelle di Ferrigno, Gambardella e dei Fratelli Capuano, sono solite creare statuine tradizionali dei personaggi del presepe ma anche dei personaggi famosi cui spesso le regalano.

Per ogni personaggio famoso è un traguardo ambito finire sul presepe napoletano di San Gregorio.

Alcune molto simpatiche percorrendo la strada sempre affollatissima sono addirittura a grandezza naturale, un vero e proprio museo a cielo aperto.

Alcuni laboratori come quello di Genny di Virgilio, lavorano addirittura su ordinazione e con una foto puoi farti realizzare la tua statuina del presepe personalizzata.

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Napoli statuine dei personaggi famosi sul presepe a san Gregorio Armeno

Nel luogo dove sorge il monastero del cinquecento, secondo le testimonianze di Cicerone si erigeva l’antico tempio di epoca romana, dove si celebravano gli antichi culti femminili dedicati alla dea Demetra.

Nell’anno 726 si stabilirono nel monastero alcune monache provenienti dall’oriente (Armenia),sfuggite dalla persecuzione di Leone Isaurico.

Quest’ultime portarono con loro le spoglie di San Gregorio Armeno, predicatore cristiano in Armenia.

Nel 1864 giunse nel monastero anche il corpo di Santa Patrizia discendente dell’imperatore Costantino (visse intorno all’anno 650-690).

Il suo corpo è conservato a lato dell’altare maggiore ed è compatrona della città come San Gennaro, e come quest’ultimo anche a lei è attribuito il miracolo dello scioglimento del sangue contenuto in un’ampolla, che però in questo caso oltre che nel giorno della santa il 25 agosto, le monache espongono la sacra ampolla ogni martedì mattina dove puntualmente il sacro prodigio del sangue si compie.
Sono presenti nella chiesa dipinti di Luca Giordano che rappresentano l’arrivo delle monache a Napoli.

La tradizione del presepe a Napoli

A Napoli sicuramente è più importante il presepe dell’albero di Natale.

Ci sono famiglie che non fanno l’albero di Natale ma sicuramente il presepe.

Per alcune fare il presepe è un hobby ed un vero e proprio culto: ho amici che costruiscono presepi da anni e che ogni anno arricchiscono con nuovi pezzi rigorosamente fatti a mano delle vere e proprie opere d’arte.

Il presepe napoletano deve essere fatto il giorno dell’Immacolata, l’8 dicembre e viene smontato la sera della Befana, in quanto al mattino bisogna mettere i re Magi che arrivano alla capanna.

Chi ha inventato il presepe napoletano

Il presepe napoletano a quanto pare è una tradizione che fu introdotta da San Gaetano da Thiene, che fu il primo a suggerire che un degno modo di festeggiare la Natività del Signore ogni anno sarebbe stata quella di riprodurne la scena con grotte e statuine per tutto il periodo delle festività.

Mentre il presepe tradizionale inventato nel 1200 da San Francesco riflette la nascita del Signore così come la leggiamo nelle Sacre Scritture, il presepe napoletano di San Gaetano immagina una nascita di Gesù a Napoli, quindi con la riproduzione di scene tipiche napoletane e personaggi della nostra città.

Il re Carlo III aveva una passione così grande per i presepi che aveva addirittura delle cortigiane che ne cucivano per tutto l’anno i vestiti in tessuto dando origine a veri e propri capolavori esposti oggi nella sala ellittica della Reggia di Caserta.

Con Carlo III nacque anche il mestiere del figurinaio, ossia il creatore di statuine del presepe che sopravvive ancora ai giorni nostri per i vicoli di San Gregorio Armeno e si tramanda di padre in figlio.

Altro bellissimo presepe che vi consigliamo di visitare è quello donato alla città di Napoli dallo scrittore Michele Cuciniello, conservato nel museo della Certosa di San Martino.

presepe napoletano eduardo de filippo
Presepe napoletano Eduardo de filippo in Natale in casa Cupiello te piace o presepe

Del resto l’amore per l’arte presepiale dei napoletani fu raccontata anche da Eduardo de Filippo in “Natale in casa Cupiello”, dove Lucariello non aveva neanche i soldi per mangiare ma ipotecava i pochi beni che possedeva ogni anno per comprare dei nuovi pezzi esclusivi per il suo presepe, come i famosi re magi delle varie dimensioni a seconda del periodo che diventavano sempre più grandi man mano che si avvicinavano alla capanna.

Statuine presepe napoletano più importanti

Nel presepe napoletano le statuine sono rappresentate da classici personaggi popolari che si vedono ancora oggi per i vicoli della città.

Troviamo ad esempio il venditore di stoffe, i pescatori, la lattaia, il macellaio, la fioraia, il fruttivendolo, il fornaio ed ovviamente il pizzaiolo.

Troviamo anche il venditore di ciociole, o’ castagnaro, o’ tarallaro, l’arrotino e o maccarunaro.

Come nomi di personaggi celebri del presepe troviamo oltre al famoso Benino il pastorello addormentato che solitamente si mette alla fine delle montagne, abbiamo gli ubriaconi Zi Vicienzo e Zi Pascale, Ciccibacco , il monaco e la zingara.

La statuina del presepe della Regina Elisabetta II

Le statuine del presepe napoletano vengono realizzate anche per omaggiare grandi personalità scomparse.

statuina presepe regina elisabetta II
statuina presepe regina Elisabetta II

Non fa eccezione laRegina Elisabetta II di Inghilterra, scomparsa l’9 settembre 2022 all’età di 96 anni e dopo ben 70 anni di regno.

Posizionata accanto al consorte Filippo “Addio regina”, la scritta in rosso su un cartoncino sistemato ai piedi della sua statuina di terracotta.

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