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Un portale a cura di Marco Ilardi

Il crocifisso lapidato di San Martino

crocifisso lapidato petriato che avette na preta nfaccia sant aniello a caponapoli
Di cosa parla questo articolo
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Nei sotterranei gotici della Certosa di San Martino, è custodito un crocifisso di piccole dimensioni che ha una storia molto particolare con una macchia scura sul volto di Gesù ed una pietra in mano.

Questo crocifisso viene chiamato O crucifisso petriato ca parlaie e avette na preta nfaccia. Adesso vi racconto la storia di questo miracolo.

Si racconta che nel 300 un uomo molto devoto di nome Tommaso, prestò ad un suo compare una cospicua somma di danaro senza un contratto scritto ma davanti a questo crocifisso allora esposto nella chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli, con la promessa che glieli avrebbe restituiti appena poteva.

Poiché era passato molto tempo ed il compare non si decideva a restituire il prestito, Tommaso lo riportò davanti al crocifisso dove il compare giurò e negò di aver mai ricevuto quella somma.

A quel punto si dice che Gesù si adirò col compare dicendo di restituire il maltolto. Il compare allora adirato, prese una pietra e la scagliò contro il crocifisso. Il punto sul volto dove fu colpito il Cristo la carne si fece di colore viola, cosa visibile ancora oggi.

A quel punto il compare ebbe una specie di paralisi e non riusciva più a muoversi. Tommaso, che era un uomo giusto, chiese al Signore di liberarlo e questi allora lo graziò anche se non se lo meritava.

Da quel momento in poi il compare, oltre a restituire il maltolto, fece penitenza e diventò una brava persona.

 

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