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Un portale a cura di Marco Ilardi

Roberto de Simone compie 90 anni

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Nel panorama artistico italiano del XX secolo, pochi nomi brillano con la stessa intensità di quello di Roberto De Simone. Musicista, compositore, regista teatrale e didatta, De Simone ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura italiana attraverso le sue opere innovative e la sua visione artistica unica.

Per festeggiare i suoi primi novant’anni vi raccontiamo il grande artista Roberto De Simone e le sue opere più significative, sottolineando il suo contributo straordinario alla scena artistica non solo napoletana ma a livello internazionale.

Biografia

Nato il 25 agosto 1933 a Napoli nella Pignasecca, Roberto De Simone crebbe in un ambiente ricco di tradizioni culturali e artistiche insieme ai suoi fratelli Raffaele e Claudio.

La sua formazione iniziò attraverso lo studio della musica, ma ben presto si espresse in molteplici sfaccettature artistiche.

  • Nato in una famiglia di artisti, Roberto De Simone ha ereditato la passione per la musica e il teatro da generazioni di antenati. Suo padre, Mario, era un attore e regista di teatro, mentre sua madre, Margherita, era una pianista.

    I fratelli di Roberto De Simone, Raffaele e Claudio, non sono artisti come lui. Raffaele è un ingegnere civile, mentre Claudio è un imprenditore.

    Raffaele De Simone è nato a Napoli il 25 aprile 1936. Si è laureato in ingegneria civile al Politecnico di Napoli nel 1961. Ha lavorato come ingegnere civile per diverse aziende, tra cui la Cassa del Mezzogiorno e la Società Italiana per Condotte d’Acqua.

    Claudio De Simone è nato a Napoli il 20 gennaio 1940. Si è laureato in economia e commercio all’Università Federico II di Napoli nel 1964. Ha lavorato come imprenditore nel settore della produzione industriale.

    Sia Raffaele che Claudio hanno sempre sostenuto la carriera artistica di Roberto. Raffaele ha spesso collaborato con Roberto in progetti teatrali, mentre Claudio ha sponsorizzato diverse iniziative culturali promosse da Roberto.

  • Ha iniziato a suonare il pianoforte a soli 4 anni e ha debuttato come pianista solista a 15 anni nel 1948, alla Sala Scarlatti di Napoli, eseguendo il Concerto per pianoforte e orchestra K. 466 di Wolfgang Amadeus Mozart.
  • Si è laureato in pianoforte al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli con il massimo dei voti.
  • Nel 1967 ha fondato la Nuova Compagnia di Canto Popolare, un gruppo musicale che ha contribuito a diffondere la musica popolare napoletana in tutto il mondo.
  • Ha composto oltre 100 opere musicali, tra cui opere liriche, balletti, musica da camera e musica per il cinema.
  • Ha diretto opere liriche nei più importanti teatri del mondo, tra cui il Teatro alla Scala di Milano, il Metropolitan Opera di New York e la Royal Opera House di Londra.
  • È stato direttore artistico del Teatro San Carlo di Napoli dal 1981 al 1987.
  • È stato insignito di numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il Premio Napoli nel 1975, il Premio Tenco nel 1981 e il Premio Abbiati nel 2000.

Alcune curiosità su Roberto de Simone

  • De Simone è un appassionato di cucina napoletana e ha scritto diversi libri sulla gastronomia campana.
  • È un grande amante dei gatti e ha avuto diversi gatti nel corso della sua vita.
  • È un fervente sostenitore della cultura popolare e ha sempre lavorato per preservare e valorizzare le tradizioni del suo paese.

La Musica e le Opere Teatrali

Una delle caratteristiche distintive di Roberto De Simone è stata la sua abilità di fondere diverse influenze musicali per creare un linguaggio artistico autentico. Nel 1977, ha dato vita a uno dei suoi progetti più celebri, “La Gatta Cenerentola”.

La gatta cenerentola di Roberto de Simone

Quest’opera teatrale rappresenta un ibrido tra opera lirica e teatro popolare, attingendo alle tradizioni musicali napoletane e alla fiaba di Cenerentola. La sua rilettura innovativa e l’utilizzo di strumenti musicali tradizionali ha conferito a questa opera un posto di rilievo nella storia della musica italiana.

La Gatta Cenerentola è un’opera teatrale in tre atti di Roberto De Simone, composta nel 1976. È liberamente ispirata alla fiaba omonima di Giambattista Basile, contenuta nella raccolta Lo cunto de li cunti overo lo trattenemiento de peccerille.

L’opera è ambientata a Napoli, in una città popolare e colorata, ricca di tradizioni e superstizioni. La protagonista, Cenerentola, è una ragazza povera e orfana che vive con la matrigna e le due sorellastre. Le tre donne sono crudeli e vessano Cenerentola, che è costretta a svolgere i lavori più umili.

Una sera, Cenerentola viene invitata a un ballo dal principe. Grazie all’aiuto della fata madrina, Cenerentola riesce a trasformarsi in una bellissima principessa. Al ballo, il principe si innamora di lei e i due si sposano.

La Gatta Cenerentola è un’opera originale e innovativa, che ha contribuito a rinnovare il teatro musicale italiano. L’opera è caratterizzata da una fusione di musica popolare e musica colta, da un testo in lingua napoletana e da un’ambientazione realistica e contemporanea.

Ecco alcune delle notizie più importanti relative all’opera:

  • La Gatta Cenerentola è stata rappresentata per la prima volta al Teatro Nuovo di Spoleto il 7 luglio 1976.
  • L’opera è stata in scena in numerosi teatri italiani e internazionali, tra cui il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro Metropolitan di New York e il Teatro Bol’šoj di Mosca.
  • L’opera è stata tradotta in diverse lingue, tra cui inglese, francese, tedesco e spagnolo.
  • L’opera è stata adattata per il cinema nel 1997 da Roberto De Simone e Gianfranco Rosi.
  • L’opera è stata adattata per la televisione nel 2009 da Mario Martone.

Ecco alcune curiosità sull’opera:

  • Il titolo originale dell’opera era “La Gatta Cenerentola, ovvero la storia di una ragazza che si salvò da un matrimonio combinato”.
  • L’opera è stata scritta in lingua napoletana, una lingua che De Simone ha sempre sostenuto e promosso.
  • La musica dell’opera è un sapiente impasto di musica popolare e musica colta, che riflette la cultura e la tradizione napoletana.
  • L’opera è ambientata in una Napoli popolare e colorata, ricca di tradizioni e superstizioni.
  • La protagonista, Cenerentola, è una ragazza povera e orfana che vive con la matrigna e le due sorellastre. Le tre donne sono crudeli e vessano Cenerentola, che è costretta a svolgere i lavori più umili.
  • Grazie all’aiuto della fata madrina, Cenerentola riesce a trasformarsi in una bellissima principessa. Al ballo, il principe si innamora di lei e i due si sposano.

La Gatta Cenerentola è un’opera che ha segnato la storia del teatro musicale italiano. È un’opera innovativa e originale, che ha saputo coniugare tradizione e modernità, musica popolare e musica colta. L’opera è un vero e proprio gioiello, che continua ad affascinare e a divertire il pubblico di ogni età.

Lo Stabat Mater di Roberto de Simone

Un’altra pietra miliare nella carriera di De Simone è stata l’opera “Stabat Mater”, creata nel 1981. In questa composizione, ha unito il linguaggio del canto gregoriano con elementi moderni, creando un’esperienza musicale profonda e commovente. Il suo lavoro dimostra la sua capacità di attraversare i confini temporali e stilistici per creare qualcosa di autenticamente originale.

Lo Stabat Mater da Giovanni Sebastiano a Giovanni Battista è un’opera musicale di Roberto De Simone, composta nel 2015. È un’elaborazione dell’omonimo testo liturgico, che descrive il dolore della Madonna ai piedi della croce del Cristo.

De Simone ha composto l’opera ispirandosi a due opere precedenti: lo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi (1736) e il mottetto Tilge, Höchster, meine Sünden di Johann Sebastian Bach (1723). L’opera combina la musica dei due compositori in un’unica composizione, che riflette la dualità tra la tradizione italiana e la cultura tedesca.

L’opera è strutturata in 15 movimenti, che corrispondono ai 15 salmi del testo liturgico. La musica è caratterizzata da un’alternanza di momenti di grande intensità drammatica e momenti di maggiore intimità e riflessione.

L’opera è stata rappresentata per la prima volta al Teatro San Carlo di Napoli il 16 settembre 2015. Ha ricevuto un’accoglienza molto positiva da parte del pubblico e della critica, che ha elogiato l’originalità e la profondità dell’opera.

Ecco alcune delle caratteristiche più importanti dell’opera:

  • L’opera è composta per un ensemble di voci e strumenti che comprende:
    • Un coro di voci bianche
    • Un quartetto vocale gospel
    • Tre fisarmoniche
    • Un fortepiano
    • Una marimba
    • Una celesta
  • L’opera è strutturata in 15 movimenti, che corrispondono ai 15 salmi del testo liturgico.
  • La musica è caratterizzata da un’alternanza di momenti di grande intensità drammatica e momenti di maggiore intimità e riflessione.

Lo Stabat Mater da Giovanni Sebastiano a Giovanni Battista è un’opera che ha segnato la storia della musica sacra. È un’opera originale e innovativa, che ha saputo coniugare tradizione e modernità, musica popolare e musica colta. L’opera è un vero e proprio gioiello, che continua ad affascinare e a commuovere il pubblico di ogni età.

Impegno Sociale e Culturale di Roberto

Oltre al suo lavoro artistico, De Simone è stato anche un fervente sostenitore dell’educazione musicale e dell’accesso all’arte per tutti. Ha fondato il “Nuovo Canzoniere Italiano”, un gruppo che si è dedicato alla diffusione delle tradizioni musicali popolari italiane.

Il Nuovo Canzoniere Italiano è un progetto musicale e culturale fondato da Roberto De Simone nel 1976. Il progetto si propone di recuperare e valorizzare la tradizione musicale popolare italiana, attraverso la ricerca sul campo, la rielaborazione e la diffusione di brani tradizionali.

De Simone ha fondato il Nuovo Canzoniere Italiano dopo aver maturato una lunga esperienza di ricerca e lavoro sul campo. Negli anni ’60 e ’70, De Simone ha viaggiato in tutta Italia, raccogliendo e studiando brani tradizionali di ogni regione. Ha anche lavorato con diversi gruppi di musica popolare, tra cui la Nuova Compagnia di Canto Popolare, per diffondere la musica tradizionale italiana al grande pubblico.

Il Nuovo Canzoniere Italiano ha pubblicato numerosi album e spettacoli teatrali, che hanno contribuito a far conoscere e apprezzare la musica tradizionale italiana in tutto il mondo. Il progetto ha anche contribuito a formare una nuova generazione di musicisti e ricercatori interessati alla musica popolare italiana.

Tra i brani più noti del Nuovo Canzoniere Italiano ci sono:

  • “La Cantata dei Pastori” (1977)
  • “La Gatta Cenerentola” (1978)
  • “Il Cunto de li Cunti” (1980)
  • “La Passione di Cristo” (1983)
  • “La Storia di Barbablu” (1990)

Il Nuovo Canzoniere Italiano è un progetto ancora attivo oggi. De Simone continua a lavorare per promuovere la musica tradizionale italiana, attraverso la ricerca, la rielaborazione e la diffusione di brani tradizionali.

Eredità e Riconoscimenti

L’eredità di Roberto De Simone si riflette nell’influenza che ha avuto sulla scena artistica italiana e internazionale. Le sue opere hanno continuato a ispirare musicisti, compositori e registi teatrali, e la sua visione multidisciplinare ha aperto nuove possibilità creative in molteplici campi.

De Simone è stato onorato con numerosi riconoscimenti nel corso della sua carriera, tra cui premi prestigiosi come il Premio Ubu e il Premio Abbiati. Questi riconoscimenti sottolineano il suo impatto duraturo sull’arte e sulla cultura.

Roberto De Simone ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti nel corso della sua carriera, tra cui:

  • Premio Napoli (1975)
  • Premio Tenco (1981)
  • Premio Abbiati (2000)
  • Premio Nonino (2015)
  • Premio Mascagni (2017)
  • Premio Eduardo De Filippo (2020)

Ecco alcuni dei premi più importanti:

  • Premio Napoli: è il più importante premio culturale della città di Napoli. De Simone ha ricevuto il premio nel 1975 per l’album “La Cantata dei Pastori”.
  • Premio Tenco: è il più importante premio musicale italiano. De Simone ha ricevuto il premio nel 1981 per l’album “La Gatta Cenerentola”.
  • Premio Abbiati: è il più importante premio musicale italiano per la critica. De Simone ha ricevuto il premio nel 2000 per l’opera lirica “La Passione di Cristo”.
  • Premio Nonino: è un premio internazionale per la cultura popolare. De Simone ha ricevuto il premio nel 2015 per il suo contributo alla salvaguardia e alla valorizzazione della cultura popolare italiana.
  • Premio Mascagni: è un premio internazionale per la musica. De Simone ha ricevuto il premio nel 2017 per l’opera lirica “L’Opera dei Pupi”.
  • Premio Eduardo De Filippo: è un premio internazionale per il teatro. De Simone ha ricevuto il premio nel 2020 per il suo contributo al teatro italiano.

Conclusioni

Roberto De Simone rimarrà per sempre un pilastro della cultura artistica italiana. La sua abilità di trasformare influenze diverse in opere autentiche e significative lo ha reso un pioniere nel suo campo. La sua dedizione all’arte, all’educazione e alla promozione delle tradizioni musicali popolari lo rende un esempio di come l’arte possa trasformare le vite e connettere le persone attraverso le generazioni.

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