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Un portale sulla città di Napoli a cura di Marco Ilardi

Il presepe napoletano di Ciro Scala

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Natale si avvicina ed in questo periodo è tradizione a Napoli andare in giro a visitare i più bei presepi napoletani. Oggi vi raccontiamo la storia del presepe più bello di Forcella.

Quali sono i più bei presepi napoletani

A Napoli, a parte San Gregorio Armeno, c’è l’imbarazzo della scelta sui presepi da visitare, a cominciare da quello di Capodimonte, il presepe Cuciniello a San Martino, il presepe reale sia della reggia di Caserta che del palazzo Reale.

Ma oggi voglio raccontarvi di un presepe che quasi nessuno di voi conosce, che è secondo me uno dei più belli e che è stato fatto non da un artigiano di San Gregorio Armeno ma da una famiglia di medici.

Sto parlando della tradizione presepiale della famiglia Scala, oggi portata avanti da Ciro Scala che tra l’altro è anche un mio cliente perché è il responsabile assicuratore qualità presso il mio cliente più importante, e soprattutto dopo oltre quindici anni che ci conosciamo, un amico.

Per questo motivo sono particolarmente contento di raccontarvi questa bella storia.

Il presepe più bello di Forcella

Più che di un presepe, che sarebbe riduttivo per una struttura di sedici metri quadri, stiamo di un’Opera presepiale​ cominciata nel 1982 da Giovanni Scala, medico del quartiere Forcella di Napoli, continuata dal 2004 dal nipote Ciro Scala.

Il presepe è fatto interamente a mano utilizzando sughero, balsa, argilla ed occupa una superficie di un’intera stanza di circa 16 metri quadri di uno studio medico sito in via Pietro Colletta 72.

L’unicità di questo presepe risiede in due particolarità che lo contraddistinguono:

Innanzitutto contiene tutti i 72 elementi propri del vero presepe popolare napoletano, dal pastore Benino sino alla triade imprescindibile cacciatore-lavandaia –pescatore.

Questi elementi sono incastonati in una scenografia che rappresenta in miniatura alcuni degli scorci più importanti della Napoli esoterica gotica e greco romana: la basilica di Sant’ Eligio, la cappella Pappacoda, Piazza san Gaetano, la Basilica di San Lorenzo ed il campanile , la fontana Spinacorona, la Certosa di San Martino e Castel Sant’Elmo, per citarne alcuni.

Dal 2018 l’opera si è arricchita dal punto di vista cromatico grazie alla collaborazione artistica di Francesco Strevella, anche lui mio amico e bravissimo disegnatore. ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​

Come visitare il presepe di Forcella

Contattando direttamente il dottor Ciro Scala al numero 349077773 è possibile organizzare visite guidate gratuite, attraverso cui verrà mostrata l’opera e verrà spiegata la simbologia del presepe popolare napoletano e dei più importanti elementi che lo compongono.

Partendo dal viaggio onirico di Benino, verrà spiegato come questi simboli si intrecciano indissolubilmente con altri miti, storie e leggende della Napoli gotica,​ esoterica, greco-romana: da Virgilio, si arriva a ripercorrere il mito della sirena Partenope, il mito della Dea Demetra, i riti eleusini, i riti dionisiaci, ​ la lampadoforia e tanti altri.

In futuro Ciro stava pensando di mettere un piccolo biglietto a pagamento destinato a qualche associazione di volontariato di Forcella, una cosa bellissima ma che deve essere ancora organizzata.

Per concludere, quando ho chiesto a Ciro, che fin da piccolo aiutava lo zio a costruire questo presepe e che ancora oggi dedica giornate intere a lavorarci, chi glielo fa fare, la sua risposta è stata lapidaria:

“Un popolo che non conserva la memoria del suo passato, non ha futuro”.

E non posso che dargli ragione. Vi consiglio di andare a vedere questo presepe, non ve ne pentirete.

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